Poesia in Italiano




Il Viaggio:

Una parte di te muore
mentre chiudi le valigie.
Non porterai con te
ne legami ne ricordi,
sbozzando con gesso
i limiti di te stesso.

Nuotando nell'ignoto,
si cancellano tutti i ruoli
e una strana libertà
ti riempie di possibilità.

Come il serpente che cambia pelle,
oggi reagisci in un altro modo,
e l'improvviso, seducente,
diventa il padrone delle tue risposte.

Una crepa si è aperta
nella tua mente ragionevole,
eppur essendo nessuno
e non avendo niente
senti la ricchezza oltre l'orizzonte;
quella di affrontare le proprie scelte

 

Li':

Sei li',
lavorando contro l'ombra,
che ad ogni angolo si nasconde
e che ogni giorno,
prende un nuovo nome.

Tu sei li'
e l'argilla della vita
scorre per le tue mani
creando bellezza
nel confine che spacca l'esistenza.

Sei li',
contro l'ombra,
dove il tempo non ha senso.
                                                                                                 
per A.

 

Tutto e Niente:


Tra il tutto e il niente,
c'è il nulla,
il buio,
il silenzio,

i pensieri che resteranno
sempre pensieri,
fuori dalla realtà,

i sentimenti che rimarranno
senza essere espressi,
non saranno mai un atto,

uno sguardo,
una carezza,
un bacio,

un' emozione condivisa.
Niente.
Tutto dentro di me.
E di noi.



Sconosciuti:

Due sconosciuti
si guardano
e si riconoscono.
Dov'eri prima?

Un'ora ci sembra una vita.
Silenzi, gesti, baci,
sorprese, sogni.

Andiamo avanti,
inseguimmo quello che vogliamo,
non c'è altro.


Tramonto:


Se ti trovo,
quello che vivo diventerà tramonto,
si spegnerà tutto e verrà il buio
fino alla nascita d'un nuovo giorno.
Ma, vorresti tu un nuovo giorno?
Vorresti una nuova luce?

Ho paura di vedere
quegli occhi sinceri e d'oro
dove mi sono riflessa un giorno.
Ho paura di quelle labbra
che nascondono dolci parole,
temo sentire il tuo timido sorriso.

Non lo sai,
ma soltanto una di queste cose
potrebbero fare tremare il mio universo.
Se questo trema,
dovrò distruggere con i miei pugni
gli specchi che mi circondano,
dovrò spezzare quello che mi ha dato senso.

E nel buio resterei,
con la desolazione come compagna
col grido, il pianto e forse la luna.
Ho paura di volere il tuo sguardo,
temo volere la tua voce,
paura di avere bisogno delle sussurrate parole,
ho paura della tua ombra...

E parleremo di istanti di luce
e nella scura notte guarderemo la luna
e ci chiederemo se tu la vuoi per me.



Spogliati:

Spogliati dei pregiudizi,
strappati dalla pelle le perfezioni,
e dalla mente le regole.

Spoglia la tua sicurezza,
scorda la vergogna,
taglia i fili della paura e spogliati.

Spogliati d'immagini e dei ruoli,
spogliati dell'ossidate armature
e sii te, sii la tua essenza,
nuda e fragile,
mostrami chi sei,
la tua bellezza pura e genuina.
Felina.



A Terzani:

Sotto quel castagno,
vestito di pioggia,
la mia mente riposa
ed ogni pulsazione
parla ad ogni goccia.

Non c'è più la domanda
neanche la risposta.

C'è questo silenzio
che mi porta il vento.
C'è questo sentiero
di tramonti e d'inverno.

Non c'è niente da fare
niente da perdere,
niente da dare.

Soltanto guardare
come questo paesaggio
scopre ogni colore

di quella stagione
di dopo l'estate.

Tra il buio e la notte,
tra i suoni del bosco,
ho sentito te,
sapiente del mondo,
sei venuto a me
come un soffio d'aria,
a farmi capire
che non c'è niente da aspettare,
che la morte è fatta di vita,
e la vita, di morte.
Che non c'è un'altra,
e che tutti abbiamo
la stessa sorte.



Albero Eterno:



Ti voglio bene ancora, si.
Non è cambiata la misura.
Forse ancora più forte di prima,
il mio sentire cresce ogni giorno,
come un albero frondoso ed elegante.
Come un rovere o un salice
sulle rive delle acque. 

Cresce, però senza accorgersi già
senza volere più sole di quello che ora ha.
L'albero cresce dentro il petto
e segue il suo percorso sù
senza volere niente di più.

Cresce paziente e ringrazia
ogni giorno le foglie che germinano.
Ringrazia anche quando cadono
perchè ce ne verranno di nuove.
Ringrazia i giorni di pioggia e di vento
che la terra gli rinnovano.

E quando cresce il fiume, si cancellano
le impronte sulle radici
e si sente libero e selvaggio.
Quest'albero è eterno.
È nostro.



Ritrovo:


La pace si è trasferita ad Arezzo,
tra il sole e le nuvole.

L'aria la pettina
e tutto sembra nel posto giusto.
È una città infinita
per scoprire ogni angolo
ed ogni dettaglio.

Con le sue salite e discese
ti fa ricordare che anche nel paradiso
ci sono le strade difficili da fare
e anche quelle in cui
hai bisogno di fare niente.

Penso a me stessa,
ai miei sogni, e mi ritrovo.

Il mio cuore è lì.
Aperto da poco.
Era rimasto chiuso per desolazione.

Adesso è aperto,
grande,
al vento infermabile della Toscana.

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